Il desiderio sessuale è un aspetto complesso e multifattoriale, influenzato da un intreccio di segnali biologici, psicologici e ambientali. Sul piano biochimico, gli ormoni steroidei, come testosterone, estrogeni e progesterone, giocano un ruolo cruciale. Tuttavia, lo stato nutrizionale, i livelli di stress e condizioni patologiche possono alterare la sintesi ormonale, influenzando il desiderio sessuale. In questo articolo, analizzeremo i meccanismi genetici e molecolari che regolano il desiderio, concentrandoci sull’impatto della dieta e del cosiddetto “furto del pregnenolone”, un fenomeno che può alterare l’equilibrio ormonale.

1. Il ruolo del
pregnenolone e
degli ormoni steroidei

Il pregnenolone è il precursore di tutti gli ormoni steroidei. Sintetizzato a partire dal colesterolo nella membrana interna del mitocondrio, è convertito attraverso una cascata di reazioni enzimatiche nei principali ormoni steroidei: testosterone, estrogeni, cortisolo, aldosterone e progesterone. La sua sintesi segue due principali vie:

  1. Via delta-5, che porta alla formazione di deidroepiandrosterone (DHEA) e successivamente di testosterone ed estrogeni.
  2. Via delta-4, che conduce alla produzione di progesterone e cortisolo.

Il furto del pregnenolone

In situazioni di stress cronico, il pregnenolone è dirottato verso la sintesi di cortisolo, il principale ormone dello stress, a discapito della produzione di testosterone e altri ormoni sessuali (1). Questo fenomeno, noto come “pregnenolone steal” o furto del pregnenolone, riduce i livelli di testosterone, influenzando negativamente il desiderio sessuale sia negli uomini che nelle donne. Comprendere come lo stress cronico iperattivi l’asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene) è fondamentale per intervenire con strategie nutrizionali e comportamentali mirate.

2. La regolazione
genetica e molecolare
del desiderio

Gli ormoni steroidei esercitano il loro effetto legandosi a recettori nucleari, che regolano l’espressione di geni coinvolti nel desiderio sessuale, nel tono dell’umore e nella vitalità. Alcuni esempi includono:

  • Recettore degli androgeni (AR): Attivato dal testosterone, promuove comportamenti legati al desiderio sessuale e migliora la sensibilità ai segnali erotici.
  • Recettori degli estrogeni (ERα e ERβ): Regolano la vasodilatazione e la lubrificazione, importanti per il desiderio e la risposta sessuale femminile.

La produzione e l’attività di questi ormoni sono influenzate da fattori epigenetici, come l’acetilazione e la metilazione del DNA, che possono essere modulati dalla dieta e dallo stile di vita (2). Ad esempio, una dieta ricca di antiossidanti può ridurre i processi infiammatori che interferiscono con l’espressione genica.

3. Alimentazione e
desiderio sessuale

Il ruolo del colesterolo

Il colesterolo è essenziale per la sintesi degli ormoni steroidei. Una dieta eccessivamente povera di grassi può ridurre i livelli di testosterone e progesterone, influenzando negativamente il desiderio. Tuttavia, livelli troppo elevati di colesterolo possono indurre infiammazione cronica, riducendo la biodisponibilità degli ormoni (3).

Micronutrienti chiave

  • Zinco: Essenziale per la sintesi di testosterone; una carenza è associata a disfunzione erettile e ridotto desiderio (4). Fonti: ostriche, semi di zucca, carne magra.
  • Vitamina D: Regola l’attività del recettore degli androgeni; bassi livelli sono correlati a una diminuzione della libido (5). Fonti: pesci grassi, latte fortificato.
  • Omega-3: Migliora la fluidità della membrana cellulare e la sintesi degli ormoni steroidei, supportando il desiderio. Fonti: noci, semi di lino, pesce azzurro.

Alimenti afrodisiaci: mito o realtà?

Alcuni alimenti, come ostriche, cioccolato fondente e spezie come lo zenzero, sono spesso associati a proprietà afrodisiache. La scienza conferma che:

  • Le ostriche sono ricche di zinco, utile per la produzione di testosterone (6).
  • Il cioccolato fondente contiene feniletilamina, che stimola il rilascio di dopamina, l’”ormone del piacere” (7).
  • Lo zenzero migliora la vasodilatazione, favorendo l’afflusso sanguigno agli organi sessuali (8).

4. Stress e desiderio: il legame nutrizionale

Lo stress cronico aumenta i livelli di cortisolo, interferendo con la produzione di testosterone e riducendo il desiderio sessuale. Questo effetto può essere aggravato da una dieta ricca di zuccheri semplici, che favorisce l’infiammazione e la resistenza all’insulina.

Alimenti per contrastare lo stress

  • Carboidrati complessi: Stimolano il rilascio di serotonina, migliorando il tono dell’umore. Fonti: cereali integrali, patate dolci.
  • Magnesio: Riduce l’iperattivazione dell’asse HPA, modulando la risposta allo stress. Fonti: mandorle, spinaci.
  • Probiotici: Migliorano l’asse intestino-cervello, riducendo gli effetti dello stress sul desiderio sessuale (9). Fonti: yogurt, kefir.

5. Condizioni patologiche e desiderio sessuale

Alcune patologie possono influenzare il desiderio sessuale attraverso meccanismi molecolari e ormonali:

  • Sindrome metabolica e obesità: Associate a livelli ridotti di testosterone e aumento degli estrogeni (10). Una dieta ricca di fibre e povera di zuccheri può migliorare l’equilibrio ormonale.
  • Diabete mellito: Alterazioni nella sensibilità insulinica e nella microcircolazione riducono il desiderio e la performance sessuale (11).
  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): L’eccesso di androgeni può alterare il desiderio sessuale nelle donne, spesso aggravato da insulino-resistenza. Studi recenti suggeriscono che una dieta chetogenica possa migliorare i sintomi della PCOS (12).

Conclusione

Il desiderio sessuale è il risultato di un equilibrio complesso tra fattori ormonali, nutrizionali e psicologici. Un’alimentazione equilibrata, ricca di micronutrienti chiave e povera di zuccheri raffinati, può supportare la produzione di ormoni steroidei e contrastare gli effetti dello stress sul desiderio. Consultare un professionista, come un nutrizionista, può aiutare a creare un piano alimentare personalizzato per migliorare il benessere globale e la qualità della vita.

Bibliografia

  1. Miller WL. “Mechanisms of steroid hormone synthesis.” Endocrinology, 2020.
  2. Hill AB et al. “Epigenetic regulation of sex hormones.” Journal of Molecular Endocrinology, 2019.
  3. Calder PC et al. “Role of lipids in hormonal regulation.” Nutrition Reviews, 2018.
  4. Prasad AS. “Zinc and human health.” The Journal of Nutrition, 2009.
  5. Holick MF. “Vitamin D and its impact on hormones.” Hormone Research, 2017.
  6. Fisher H. “Oysters and aphrodisiac properties: a biochemical perspective.” Marine Biology Reviews, 2015.
  7. Parker G. “Chocolate and mood: Evidence-based approach.” Psychiatry Today, 2020.
  8. Akhondzadeh S. “The effect of ginger on sexual health.” Herbal Medicine Journal, 2016.
  9. Dinan TG et al. “Probiotics in mental health.” Biological Psychiatry, 2013.
  10. Pasquali R. “Obesity and testosterone levels: a critical review.” Obesity Research, 2019.
  11. Giugliano D et al. “Diabetes and sexual health.” Diabetes Care, 2020.
  12. Legro RS. “PCOS and sexual health: hormonal insights.” Fertility and Sterility, 2018.