Nel linguaggio comune si sente spesso dire che “la rucola fa sognare mentre la lattuga fa dormire”. Questo detto popolare non è solo una suggestione culturale, ma trova un interessante supporto nella biochimica delle due piante e nei loro effetti sull’organismo. Come nutrizionista, è importante comprendere e spiegare ai pazienti i fondamenti scientifici di tali affermazioni per valorizzare le proprietà nutrizionali di questi alimenti.


Rucola: un’esplosione di vitalità

La rucola (Eruca sativa), appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, è rinomata per il suo sapore pungente e caratteristico. Tale peculiarità deriva dalla presenza di glucosinolati, composti organici solforati che, una volta metabolizzati dall’organismo o attraverso l’azione di enzimi specifici come la mirosinasi, si trasformano in isotiocianati. Queste molecole bioattive sono note per le loro proprietà antiossidanti e potenzialmente antitumorali (1).

Effetti sul corpo umano

Oltre a un ruolo preventivo nelle malattie croniche, la rucola è una fonte significativa di vitamina C, un potente antiossidante che contribuisce alla riduzione dello stress ossidativo e al miglioramento della funzionalità del sistema immunitario. Contiene inoltre vitamina K, fondamentale per la salute delle ossa e la coagulazione del sangue, e minerali essenziali come ferro e magnesio, utili nel contrastare affaticamento mentale e fisico.

L’insieme di questi composti può favorire una sensazione di vitalità e benessere, fornendo una base scientifica per l’affermazione che la rucola “faccia sognare” o favorisca uno stato di maggiore lucidità mentale. Il suo sapore deciso e stimolante, infine, agisce anche a livello sensoriale, rendendola un alimento “energizzante” sotto molteplici aspetti (2).


Lattuga: un alleato per
il relax ed il sonno

La lattuga (Lactuca sativa), appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è nota per le sue proprietà rilassanti, legate alla presenza del lattucario, una sostanza contenuta principalmente nei gambi e nelle foglie. Questo composto, noto anche come “oppio di lattuga”, è stato studiato per i suoi effetti sedativi naturali che possono agire sul sistema nervoso centrale, promuovendo rilassamento e sonno (3).
Oltre al lattucario, la lattuga contiene potassio e magnesio, minerali con effetti calmanti su muscoli e sistema nervoso. Grazie al suo elevato contenuto di acqua (oltre il 95%), favorisce anche l’idratazione e la regolazione della temperatura corporea, condizioni ottimali per il riposo (4).

Proprietà biochimiche

Oltre al lattucario, la lattuga contiene potassio e magnesio, minerali noti per il loro effetto calmante sui muscoli e sul sistema nervoso. È anche ricca di acqua (oltre il 95%), contribuendo all’idratazione e alla regolazione della temperatura corporea, condizioni ottimali per il riposo (4).

Tradizionalmente, la lattuga è stata utilizzata come rimedio naturale contro l’insonnia e il nervosismo. Queste proprietà fanno sì che sia considerata un alimento ideale per una cena leggera e rilassante, senza appesantire l’apparato digerente.


Simbolismo e tradizione popolare

Oltre agli effetti biochimici, il contrasto tra la rucola e la lattuga si riflette anche nella percezione culturale di queste due piante. La rucola, con il suo sapore intenso e pungente, è associata a una personalità “vivace”, mentre la lattuga, delicata e quasi neutra, viene vista come un simbolo di calma e tranquillità.

Questa contrapposizione ha probabilmente radici antiche, legate alla saggezza popolare che attribuiva alle piante proprietà non solo nutritive ma anche simboliche e terapeutiche. È un esempio di come la scienza moderna possa spiegare detti popolari che altrimenti sembrerebbero solo metaforici.


Conclusione

La rucola e la lattuga, pur appartenendo a contesti nutrizionali diversi, condividono una rilevanza significativa nella dieta quotidiana. La rucola, con le sue proprietà stimolanti, è ideale per pasti energizzanti, mentre la lattuga si adatta meglio a chi cerca relax e riposo. Conoscere le proprietà di queste piante non solo arricchisce il nostro bagaglio culturale, ma ci permette di consigliare scelte alimentari più consapevoli.


Bibliografia

  1. Dinkova-Kostova, A. T., & Kostov, R. V. (2012). Glucosinolates and isothiocyanates in health and disease. Trends in Molecular Medicine, 18(6), 337-347.
  2. Traka, M. H., & Mithen, R. F. (2009). Plant science and human nutrition: challenges in assessing health-promoting properties of phytochemicals. The Plant Cell, 21(3), 129-134.
  3. Akbar, S. (2014). Lettuce (Lactuca sativa): Botanical, phytochemical, and pharmacological overview. Phytotherapy Research, 28(10), 1480-1490.
  4. USDA Food Composition Database. (2024). Nutritional profile of lettuce. Accessed online: https://fdc.nal.usda.gov.